di Elisa Cazzato
La città pullula di primavera, di pollini fluttanti e generosi spazi di cui godere all’aperto, ma è sempre tempo di visitare delle mostre di arte e fotografia nelle splendide istituzioni che animano la vita culturale. Qui tre mostre imperdibili:
1. Guy Bourdin Storyteller ad Armani Silos
Cominciamo con Armani Silos, tempio dello stilista Giorgio Armani dove è sempre presente un’intensa attività culturale tra mostra permanente, esposizioni temporanee ed eventi di dialogo con artisti di grande calibro, come la presentazione del nuovo progetto fotografico di Charles Fréger che si è tenuta nei primi giorni di maggio.
Fino al 31 Agosto è possibile visitare la mostra Guy Bourdin: Storyteller, un omaggio all’artista dalla fortissima capacità narrativa, ben visibile ad ogni scatto. Le cento fotografie presenti nell’esposizione sono state selezionate personalmente da Giorgio Armani insieme a The Guy Bourdin Estate. Tratto distintivo del fotografo è l’uso di colori saturi, che sono stati suddivisi tra le varie sale, per terminare infine con ventuno fotografie in bianco e nero.
Guy Bourdin, nato a Parigi nel 1928, ha iniziato la sua carriera come pittore per poi passare alla fotografia, sviluppando uno stile personale e molto proteso verso il surrealismo. Notato da Vogue Paris, iniziò a collaborare con la testata per servizi fotografici e campagne pubblicitarie in cui spiccava la sua libertà creativa.
Proprio questa libertà, il non seguire la corrente, il non avere compromessi, sono i tratti con cui il signor Armani trova corrispondenza con sé stesso, risaltandoli in questa mostra che conferma la sua volontà di rendere Armani Silos un centro di cultura fotografica contemporanea.

2. MUHOLI, a Visual Activist al Mudec
A poca distanza da quest’ultimo, il Mudec ospita fino al 30 Luglio Muholi, a Visual Activist, una delle voci più interessanti appunto del Visual Activism. Muholi ha ricevuto il plauso internazionale e le sue opere vengono accolte in mostra nei più importanti musei di tutto il mondo.
Al Mudec sono visibili 60 scatti, che spaziano dai primissimi autoritratti ai lavori più recenti, in cui ogni immagine racconta una storia precisa con riferimento a esperienze personali o a riflessioni su un contesto storico e sociale preciso, essendo trall’altro Muholi ambassador della comunità LGBTQIA+.
Gli scatti di Muholi selezionati per la mostra danno voce all’Africa nera e ai drammi degli emarginati, cercando di portarli all’attenzione di un Occidente distratto.
Oltre alle opere tratte dal progetto in divenire dell’artista, è presente anche un’installazione site-specific creata da Muholi per il Mudec: la messa in scena di un letto, narrazione intima e privata di un abbraccio tra l’artista e la compagna scomparsa.

3. Helmut Newton. Legacy a Palazzo Reale
Torniamo nell’ambito della moda per incontrare a Palazzo Reale, fino al 25 Giugno, Helmut Newton. Legacy.
Data la grandissima fama di cui l’autore gode, non necessita di presentazioni. Quella ospitata a Palazzo Reale è un’ampia prospettiva, composta da 250 fotografie e documenti, tra cui sia scatti iconici che inediti, presentati per la prima volta in Italia, con un focus specifico sugli scatti più anticonvenzionali.
