di Elisa Cazzato

Nel traffico laborioso del centro di Milano, le gallerie sono luoghi nascosti e sicuri in cui possiamo conoscere opere nuove e meditare, riparandoci dal caos della quotidianità, come nel caso di Galleria Stein, incastonata tra corso Monforte e un delizioso giardino che inevitabilmente dialoga con i quadri esposti. In Galleria è possibile scoprire sei nuove opere di Mimmo Paladino (Paduli, 1948). Tra queste è particolarmente impressionante, anche per le dimensioni, Treno, del 2022.

Riportiamo le parole di Sergio Risaliti riguardo all’opera di Paladino:

“Tornano a farsi ammirare le sue arcaiche composizioni che dialogano perfettamente con il modernismo
geometrico e del segno, con l’informe e il surreale, con i ritmi e i contrasti del Mezzogiorno
d’Italia, per un paesaggio fisico e mentale pieno di frammenti più che di immagini definite.
Quella di Paladino è infatti una complessa strategia costruttiva grazie alla quale l’artista
può condensare e riordinare simboli e figure di diversa origine ed estrazione senza
chiusure ideologiche, rispettando un senso di armonia e di bellezza remota, infondendo un
carattere ora lirico ora drammatico al lavoro, per un concerto polifonico di alti e bassi, di
cromie accese e neri profondi, spazi vuoti e luminosi, salti nel buio e nel negativo”.


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